Ed eccola qua! La raccolta, o ricettario che dir si voglia, con tutte le vostre (e le mie) ricette per fare le conserve.
Hanno aderito davvero in tanti! E ce n'è per tutti i gusti: per chi ama il dolce, frutta sciroppata, confetture e marmellate, mentre per chi vuole dedicarsi alle conserve salate, abbiamo due ricette per l'antipasto piemontese, zucchine sott'olio e in carpione, cipollotti in agrodolce e tanto altro.
Le conserve dolci saranno le prime, poco più giù troverete quelle salate.
Conserve dolci, marmellate e confetture
proposta da Tania di Dulcis in furno
L'aggiunta del vino dà alla marmellata un tocco in più.
Confettura d'uva nera
di Patrizia di Via delle Rose
Con zucchero di canna e profumo di cannella
Uva sotto rum
di Clementina di Dolcezze infinite
Chicchi di uva regina profumati di limone, chiodi di garofano e rum. Chissà se stavolta arriveranno all'inverno?
Marmellata di frutti rossi misti
non vi viene voglia di fare colazione solo a guardarla questa foto?
di Simona di Briciole
un procedimento sperimentato per fare le conserve di frutta senza utilizzare le pectine ed alcuni esempi di ricette realizzate
Confettura di peperoni
di Irene di Magico Forno
una originale confettura che abbina i peperoni al miele ed al profumo della cannella
La mia marmellata di fichi e zenzero
Di zenzero, giusto un profumo, il resto è zucchero e frutta.
Marmellata di mele cotogne occhio alle spine! E vi suggerisco anche un'occhiata alla marmellata di kumquat che col suo sapore lievemente agro conquisterà il palato di chi non ama le preparazioni troppo dolci
Conserva di pesche con l'amaretto
con mosto di uva moscato
di Daniela & Diocleziano
di Due broccole in cucina
Marmellata di fichi e zenzero
e marmellata di frutti di bosco,
pere e noci
di Marina Z. (Torino)
Molto semplice, per 6 pesche (che vanno sbucciate, aperte a metà e disposte in una burnia) si aggiungono sopra 3 cucchiai di zucchero e 3 di cacao amaro + amaretti a piacere. Poi chiudi bene e metti a bollire per 20 minuti (da quando bolle l'acqua). Passati i 20' levare la burnia altrimenti continua a cuocere e le pesche si ammosciano.
Crema di cioccolato tipo Lindor
delle Due broccole in cucina
Conserve salate
E questa invece è la mia personalissima ricetta per fare un buonissimo (modesta vero?)
Antipasto piemontese
Fiori di zucca sotto olio
di Lenny di Una finestra difronte
una ricetta che mantiene il sapore delicato dei fiori dai petali dolcemente aranciati
con un tocco di Shakespeare ed uno di Totò
Polpo fritto con l'aglio e la menta
di Paolo (Torino)
Per fare un ottimo polpo fritto dovete prendere un polpo di scoglio (è riconoscibile dalla doppia fila di ventose sui tentacoli). Per prima cosa bisogna intenerirlo. Al mio paese si usa fargli la “arricciatura”. Sostanzialmente si batte numerose volte sugli scogli per rompere le fibre nervose; quando comincia a mostrare le ventose, si risciacqua in acqua salata e ponendolo sul fondo di un cesto di vimini lo si sottopone a movimenti rotatori. Dopo circa venti minuti i tentacoli si rivoltano da soli verso l’esterno e formano dei riccioli facendo assumere al polpo la classica forma “appallottolata”. A questo punto, tagliate i tentacoli, asciugateli con un canovaccio, infarinate e friggete (meglio se in olio di oliva). Lo vedrete cambiare colore e diventare rosso scuro, quasi marrone. Fatelo raffreddare in un piatto, quindi riponetelo in un barattolo di vetro con qualche spicchio di aglio, un pizzico di sale e tre rametti di menta. Spruzzategli sopra un bel po’ di aceto di vino, chiudete il barattolo e riponetelo in frigo o sterilizzatelo. Si può conservare per parecchi giorni; ma già dal giorno dopo vi verrà la tentazione di assaggiarlo. Cedete pure! Ma una volta aperto, consumatelo però entro la settimana; è così gustoso che non ha senso sacrificare la voglia.
la mia ricetta per fare in casa le
con foto passo passo
Cipollotti in agrodolce
di Andrea D. (Torino)
- una confezione (di solito 500 gr) cipollotti puliti e mondati (si trovano le retine già pronte al supermercato o sui banchi al mercato, se non si ha tempo e voglia di pulirseli da soli)
- un bicchiere di olio d'oliva
- un bicchiere d'aceto bianco di vino
- salvia (in foglie o essiccata - a seconda dei gusti si può anche usare l'alloro)
- sale
Mondare i cipollotti dello strato esterno se è molle, fino a scoprire la cipolla bianca e compatta
Versare i cipollotti in una padella concava (tipo uok) insieme a olio e aceto
Cospargere con sale e salvia
Cuocere brevemente a fiamma alta per portare il tutto a temperatura, poi coprire e passare a fiamma media
Mescolare periodicamente di modo che tutti i cipollotti passino in immersione nel liquido (anche se, date le dimensioni della padella, fossero tutti immersi in ogni caso è meglio mescolare ogni tanto). Se il liquido dovesse ritirarsi troppo si possono aggiungere un poco di olio e aceto bianco di vino, in parti uguali, fino a metà cottura (dopo è meglio evitare perché non si uniscono)
Il punto di cottura è soggettivo: devono cuocere finché non scuriscono e iniziano ad ammorbidirsi, conviene assaggiare per togliere dal fuoco secondo gusto (e per verificare la salatura). Poiché anche una volta spento il gas e versati nelle arbanelle a causa del calore proseguono per un po' la cottura, si consiglia di togliere dalla fiamma quanto sono ancora compatti. Più cuociono, ovviamente, più saranno molli all'apertura del barattolo
Versare i cipollotti nelle arbanelle e coprire con il liquido di cottura fino a coprire, se non bastasse aggiungere aceto bianco di vino quanto basta
Sigillare le arbanelle secondo l'uso (es. bollire in immersione per 5 minuti)
Se il liquido copre bene il contenuto dell'arbanella, possono essere consumati anche a un anno di distanza perché olio e aceto hanno funzione conservativa. Se si è scelta una cottura media, togliendo i cipollotti dal fuoco quando sono appena bruniti e ancora compatti, possono essere serviti freddi come antipasto (come quelli in agrodolce che si acquistano al supermercato), oppure scaldati nuovamente come contorno. Il barattolo regge nel tmepo in frigo anche una volta aperto se il contenuto rimane comunque coperto dal liquido.
Zucchine in carpione
sempre di Andrea D. (Torino)
Le zucchine tradizionali tipo quelle piemontesi (non quelle grosse e scure) vanno tagliate per lungo in strisce, di spessore diverso secondo gusto (più la fetta è spessa più saranno compatte e croccanti, più è sottile più saranno delicate e morbide)
Friggere brevemente in padella in olio d'oliva, girandole una volta e togliendole appena bruniscono
Versare nelle arbanelle e compattare bene inframmezzando fette sottili di cipolla gialla cruda e foglie di alloro o alloro essiccato (quantità secondo gusto, più cipolla e alloro danno un gusto più forte). La permanenza in aceto "cuocerà" anche la cipolla
Riempire le arbanelle di aceto bianco di vino (sapore più forte) o aceto di mele (sapore più delicato) fino a coprire
Sigillare le arbanelle, la durata è analoga a quella descritta sopra
Pomodori verdi sott'olio
Laura S. (Cosenza)
Tagliare i pomodori acerbi a rotelle in senso orizzontale, disporli a strati in uno scolapasta, cospargerli di sale grosso e metterli sotto un peso per 24 ore a scolare (metti qualcosa sotto per raccogliere il liquido che scola).
Sistemarli in un barattolo di vetro con il succo che è scolato, aglio a fette, finocchio a fettine, peperoncino e prezzemolo tritato. Coprirli con olio d'oliva.
Pomodorini semiconfit
aromatizzati in conserva
Complimenti per la raccolta, ottimo lavoro.
Ciao Daniela.
Scritto da: Daniela | 10/03/2009 a 09:44
Grazie! E non ho ancora finito di metterle tutte...! Spero proprio di non essermi persa nessuno per strada
:-D
Scritto da: Lacerba | 10/03/2009 a 18:26