"Torino incontra la Francia" per volontà del sindaco Fassino che ha deciso di lanciare ogni anno un incontro tra il capoluogo subalpino e un paese estero.
Non c'era miglior modo per iniziare che con la cucina.
E siccome sono stata tra i fortunati che hanno potuto esplorare in questi giorni le specialità gastronomiche di Lione e di Chambery, lasciate che ve lo racconti un po'.
Qualche immagine dalla cena lionese. Specialità preparate dai due chef - Meilleurs Ouvriers de France - Joseph Viola (del ristorante Daniel et Denise, premiato da Bib Gourmand - http://www.daniel-et-denise.fr) e Mathieu Viannay (del ristorante la
Mère Brazier, 2 stelle della Guida Michelin - http://www.lamerebrazier.fr) e dal famoso pasticcere-cioccolataio Sebastien Bouillet (http://www.chocolatier-bouillet.com).
Joseph Viola ha vinto nel 2009 il campionato mondiale di patè in crosta e bisogna riconoscere che quello assaggiato era davvero molto buono e - considerato il piatto che è - anche piuttosto leggero.
Lui è simpatico e spigliato, parla un italiano molto vicino al napoletano e per l'occasione di questo scambio culturale ha tenuto un corso durante il quale ha mostrato ai torinesi come preparare le quenelle di luccio.
Altri titoli di merito che vanno menzionati: insignito nel 2004, del prestigioso diploma di «Meilleur Ouvrier de France», eletto Meilleur Chef de l'année 2010 dalla guida Lyon Gourmand, e - soprattutto - ha ottenuto, nel 2004, il marchio Bib Gourmand, che ricompensa i ristoranti in cui si mangia bene a prezzi ragionevoli, per Daniel & Denise rue de Créqui e, nel 2013, per Daniel & Denise Saint-Jean.
Sébastien Bouillet è stato però la vera sorpresa: il suo dolce di cioccolato e more ha fatto spalancare gli occhi di stupore un po' a tutti i commensali. Una vera e propria opera di architettura, con consistenze inaspettate (ma il cilindro è una mousse! come ha fatto a glassarla di cioccolato così?) e sapori che di strato in strato si stagliavano definiti in una festa di contrasti (e questo ultimo strato sotto? lo senti? è appena frizzante... un'ostia con un tocco frizzante!)
Anche il macaron dal pallido colore verdino è riuscito a non avere un sapore scontato. C'è voluto qualche minuto per individuare esattamente l'aroma speciale della meringa unita da un sottile strato di crema: lime e menta. Davvero insolito.
Il successo di questo signore, che ha aperto ben cinque negozi a Lione e uno a Tokyo e lavora anche a New York e in Qatar, è senza dubbio meritato.
E il bello è che, anche in questo caso, ci si può godere una straordinaria prelibatezza spendendo poco: basta infilarsi in una delle sue pasticcerie e portarsi a casa il dolce della domenica.
Se passate di là, non dimenticate di provare anche uno dei suoi "rouge à lèvres", rossetti di puro cioccolato, in 12 aromi differenti: vaniglia, caramello, tè verde, ecc
Il prezzo indicato sul sito è tutto sommato abbordabile: 6,60 euro.
Sembrano veri e in un certo senso lo sono: non mettiamo già da sempre sulle labbra il burro di cacao? Se resistete a mangiarlo...
IL MERCATINO
Ancora domani (domenica), chi è a Torino avrà la possibilità di assaggiare una valanga di specialità francesi al mercatino dell'enogastronomia di Chambery allestito in piazza Palazzo di Città, di fronte al municipio.
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