Ovvero: l'angolo di Rossano
«Bello il blog. Ma lo fai tutto tu? Cioè, sono tutte tue le ricette?» E' la domanda che mi rivolgono più di frequente quelli che mi conoscono e dopo qualche tempo scoprono, quasi sempre attraverso Facebook, Succulento e light.
Certo che le ricette sono mie! «Ma anche le foto? Le fai tu?»
Che rispondere? Molti non lo sanno, ma rubare le foto su Internet non va bene, si viola il copyright e dunque, certo, le foto sono le mie.
Tra l'altro, c'è un motivo ben più importante per non pescare le foto con google immagini ed è che se si vogliono davvero conservare i dettagli di una ricetta e condividerli con gli altri, l'immagine del piatto finale è fondamentale: come è stato impiattato e presentato, ma anche la giusta doratura delle carni o del pane e perfino di un dolce sono informazioni che diventano rilevanti per chi vuole riproporre una leccornia.
E non vale bluffare: se hai scritto una procedura per fare un piatto dall'aspetto golosissimo, poi deve venire anche ai tuoi lettori proprio come quella della foto. N'est ce pas?
Insomma, tutto questo sproloquio perchè anche questa ricetta è nata da una conversazione iniziata così. Solo che questa volta - e sulla scia dei miei tentativi per far partecipare all'opera Il rude uomo delle caverne - è proseguita con un «ma se ti va di condividere le tue, io ti ospito volentieri!».
Detto, fatto: Rossano, che è appassionato di cucina, fruga nelle sue specialità e... voilà!
Eccomi qui a presentarvi la prima delle sue ricette. Rigorosamente con foto originale autografa realizzata via telefonino!!!
Premessa:
Se si possiede un barbecue con copertura in metallo e si può reperire qualche legno aromatico non trattato con pesticidi e/o anticrittogamici e/o altri trattamenti antiparassitari chimici si può pensare ad affumicare “in casa” il pesce spada diversamente l’unica alternativa è comperarlo già affumicato e, spesso, anche affettato.
Ingredienti:
Pesce spada affumicato
Cuori di carciofo
Arancia
Olio e.v. d’oliva
Aceto balsamico di Modena
Pepe rosa
Finocchietto selvatico
Il condimento:
Mettere l’aceto balsamico in una casseruolina con il finocchietto e farlo ridurre fino ad avere un liquido piuttosto denso e cremoso, quindi toglierlo dal fuoco (è bene non “tirarla” troppo la riduzione, perché potrebbe poi essere difficoltoso versarla sul carpaccio).
Spremere mezza arancia e incorporarla ad un po’ di olio e.v. d’oliva ottenendo così una citronette all’arancia a cui vanno aggiunte alcune bacche di pepe rosa.
La base di carciofo:
Fare una julienne dei cuori di carciofo e friggerli un po’ alla volta in abbondante olio e.v. d’oliva. Deporli su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
La composizione del piatto:
Sistemare in fondo ad una ciotolina un ciuffo di carciofo fritto, deporvi sopra 2 – 3 fettine di pesce spada affumicato, bagnare con un po’ di citronette all’arancia (poca sennò il carciofo si ammorbidisce e perde la croccantezza), aggiungere qualche goccia di riduzione e decorare con scorza d’arancia grattugiata.
Una variante è possibile utilizzando il carciofo crudo e ben acidulato con limone affinché non si ossidi.
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