Ricetta di Ibiza
Ed eccomi di ritorno dalle isole, con una ricettina di mare! Una delle tante ricettine di tapas spagnole che mi sono portata dietro da Ibiza e forse la più apprezzata: il polpo alla galiziana o "el pulpo alla gallega" come lo chiamano gli spagnoli.
E' ideale per chi vuole mangiar leggero, perchè il polpo ha poche calorie, speziato, ma con la paprica dolce, dunque accessibile anche a chi di solito non ama le spezie. Va presentato con un buon bicchiere di vino, su un tagliere, con stuzzicadenti perchè tutti ne possano piluccare. Insomma, visto che le tapas sono un po' come il nostro "apericena", fanno subito venire in mente tavolate di chiacchiere con gli amici!
Ora, io in genere non sono così appassionata di polpo, ma a Ibiza ne ho mangiato uno davvero idilliaco. Il segreto, ho capito, sta nella morbidezza. Per raggiungerla a livelli da maestri come quello, non si poteva che chiedere all'artista: il cuoco.
Ebbene, per far venire il polpo morbidissimo....
bisogna "arricciarlo", cioè deve essere sbattuto sugli scogli o con una mazza e poi sbatacchiato un po' nell'acqua salata, finchè i tentacoli non diventano arrotolati.
Perfetto, ho pensato, questo lo faceva anche mio nonno, facile.
Certo a Torino non è il massimo della comodità, ma i polpi più grandi, anche qui al mercato si trovano già arricciati. E in effetti, per questo piatto è meglio utilizzare un polpo bello grosso, così le rondelle vengono larghe (non come ho fatto io nella foto che ho preso due polpi medi e infatti la presentazione non è il massimo!).
Poi, surgelamento per due o tre giorni, così diventa più tenero. Scongelamento a temperatura ambiente e il giusto tempo di bollitura fanno il resto. Il cuoco ibizenco dixit che la giusta cottura è "per un polpo di un chiletto, 25 minuti".
Comunque, la ricetta in sè è semplicissima:
- Il polpo intenerito con gli sbatazzamenti vari e il surgelamento/scongelamento si fa bollire in acqua salata con una foglia di alloro.
- Si fa raffreddare e si taglia a rondelle con le forbici.
- Si dispone su un tagliere di legno e si condisce con sale, paprica dolce e olio extra vergine d'oliva, il migliore che riuscite a trovare, meglio se non filtrato e dal profumo un po' fruttato.
Si può servire anche con delle patate lesse e condite nello stesso modo, in un piatto a parte, oppure con le fette di patata bollita a formare uno strato sotto il polpo, ma in questi casi, ovviamente, serve la forchetta!
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E' ideale per chi vuole mangiar leggero, perchè il polpo ha poche calorie, speziato, ma con la paprica dolce, dunque accessibile anche a chi di solito non ama le spezie. Va presentato con un buon bicchiere di vino, su un tagliere, con stuzzicadenti perchè tutti ne possano piluccare. Insomma, visto che le tapas sono un po' come il nostro "apericena", fanno subito venire in mente tavolate di chiacchiere con gli amici!
Ora, io in genere non sono così appassionata di polpo, ma a Ibiza ne ho mangiato uno davvero idilliaco. Il segreto, ho capito, sta nella morbidezza. Per raggiungerla a livelli da maestri come quello, non si poteva che chiedere all'artista: il cuoco.
Ebbene, per far venire il polpo morbidissimo....
bisogna "arricciarlo", cioè deve essere sbattuto sugli scogli o con una mazza e poi sbatacchiato un po' nell'acqua salata, finchè i tentacoli non diventano arrotolati.
Perfetto, ho pensato, questo lo faceva anche mio nonno, facile.
Certo a Torino non è il massimo della comodità, ma i polpi più grandi, anche qui al mercato si trovano già arricciati. E in effetti, per questo piatto è meglio utilizzare un polpo bello grosso, così le rondelle vengono larghe (non come ho fatto io nella foto che ho preso due polpi medi e infatti la presentazione non è il massimo!).
Poi, surgelamento per due o tre giorni, così diventa più tenero. Scongelamento a temperatura ambiente e il giusto tempo di bollitura fanno il resto. Il cuoco ibizenco dixit che la giusta cottura è "per un polpo di un chiletto, 25 minuti".
Comunque, la ricetta in sè è semplicissima:
- Il polpo intenerito con gli sbatazzamenti vari e il surgelamento/scongelamento si fa bollire in acqua salata con una foglia di alloro.
- Si fa raffreddare e si taglia a rondelle con le forbici.
- Si dispone su un tagliere di legno e si condisce con sale, paprica dolce e olio extra vergine d'oliva, il migliore che riuscite a trovare, meglio se non filtrato e dal profumo un po' fruttato.
Si può servire anche con delle patate lesse e condite nello stesso modo, in un piatto a parte, oppure con le fette di patata bollita a formare uno strato sotto il polpo, ma in questi casi, ovviamente, serve la forchetta!
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che ricetta crudele! Sbatacchiamenti e mazzate per soddisfare il palato! Mah!
Scritto da: Clara | 05/25/2010 a 17:00
Ma no, Clara... mica è vivo!!!
Scritto da: Lacerba | 05/26/2010 a 09:32
In Galizia usano nel condimento sale a grani, sale grosso!
Scritto da: Cristina | 12/16/2010 a 17:50
Davvero? Non lo sapevo, grazie Cristina
Scritto da: Lacerba | 12/17/2010 a 07:43