La produzione del week-end: marmellata fatta in casa con la frutta dell'orto. Il quale orto viene coltivato rigorosamente senza pesticidi, dunque marmellata sana e biologica.
Ormai ne sto distribuendo ad amici e parenti da un po' di tempo e le richieste aumentano ogni giorno, così come le domande: come fai a farla così omogenea? ma cosa ci metti dentro? etc.
A me la marmellata sembrava una cosa banale, ma sto scoprendo che non tutti sanno come farla in casa, così ho pensato di scrivere una guidina generale sul tema "come fare le marmellate in casa".
GUIDA ALLA PREPARAZIONE DELLE MARMELLATE CASALINGHE
La cosa più importante è la maturazione della frutta. Il giusto stadio di maturazione per farne marmellate è l'ultimo, quello cioè in cui la frutta è quasi sfatta, talmente matura che se aspettate ancora un giorno sicuramente sarà da buttare. Insomma, deve essere dolcissima e molto morbida, dovete fare fatica a pulirla perchè quasi vi si sfalda da sola tra le mani.
Se non disponete di un orto, potete comprare la frutta al mercato, preferibilmente scegliendo un mercato di produttori agricoli. Quando la frutta è troppo matura, al contadino resterebbe - come si suol dire - sulle croste, dunque ve la darà a pochi centesimi. Inoltre sarete pressochè sicuri che non sia stata fatta maturare nei frigoriferi e perciò sarà certamente più ricca di sapore.
Il segreto, secondo me, è tutto qui.
Per il resto, si tratta di sbucciare e tagliare la frutta con delicatezza, metterla dentro una pentola dai bordi alti e sufficientemente capace e, senza aggiunta d'acqua, farla cuocere con il gas al minimo.
Niente zucchero, per ora: la frutta deve soltanto cuocere ed asciugarsi.
Dovrete avere pazienza, perchè la cottura può richiedere anche più di tre ore: la frutta si deve spappolare ed asciugare, fino a diventare della consistenza di una minestra molto molto densa, diciamo quasi quanto una polenta.
A questo punto, io lascio raffreddare leggermente e poi la frullo con cun frullatore ad immersione in metallo (con la plastica non potrei, perchè la marmellata a questo punto è troppo calda). Se invece non vi piace fluida ed omogenea, potete lasciarla così, con alcuni pezzetti ancora interi che le daranno consistenza.
Ora è il momento dello zucchero. La quantità: ognuno ha la sua ricetta, ma se ne aggiungete poco per volta e man mano che si scioglie assaggiate il risultato, troverete probabilmente la dolcezza giusta, cioè quella che fa per voi.
Barattoli: io li metto pieni d'acqua nel microonde, così si disinfettano per bene e lavo i tappi con acqua calda e sapone per i piatti. Poi scolo tutto per benino e li riempio con la marmellata ancora bollente. Per non bruciarvi le dita, consiglio di invasare con l'aiuto di un mestolo piccolino.
A questo punto si immergono i barattoli di marmellata in una pentola d'acqua fredda, si mette a bollire e si spegne dopo qualche minuto, lasciando tutto così come sta a raffreddarsi: il tappo si schiaccerà, garantendo la corretta chiusura (guardate le istruzioni sulle confezioni dei tappi, ci sono i disegni per aiutarvi).
Estraete i barattoli di marmellata, asciugateli, et voilà! La marmellata è pronta!
Marmellata di fichi e zenzero
Rotolo alla marmellata
La raccolta delle marmellate e conserve dolci e salate
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